Intervista: Mondrian Oak

Nessuna Descrizione Ciao ragazzi e benvenuti su metalwave. la prima domanda ë ormai un rito. raccontateci la vostra storia.

 

Come vi siete formati?

Francesco :: Ciao e grazie del benvenuto. Allora, il progetto Mondrian Oak è nato verso la fine del 2007 da una mia idea e di Stefano. Infatti lui mi aveva contattato per un altro suo progetto. Ci siamo poi accorti di avere gusti e idee in comune e anche aveva la voglia di fare qualcosa di meno “metal”, più originale e più “open minded” rispetto a quanto avessimo fatto entrambi fino a quel momento. Dopo poco tempo è entrato a far parte del progetto Matteo, che conoscevo già da qualche tempo. Diego invece è entrato nel gruppo alla fine del 2008, solo dopo la realizzazione del nostro debut, proprio perché con questo album ci siamo accorti della necessità di aggiungere spessore e complessità alla nostra musica.

Non posso nascondere che il vostro monicker susciti un po’ di curiosità. Cosa significa?

Francesco :: Oh, bene, mi fa piacere, è una domanda che ancora non ci hanno mai fatto e quasi mi metti in difficoltà...è passato un po’ di tempo, ma se non ricordo male il nome è nato più o meno per questo motivo. Da una parte io e Matteo volevamo che il nome richiamasse un’immagine legata alla natura, dall’altra Stefano preferiva qualcosa che invece richiamasse più all’uomo e all’arte in generale. Quindi l’ispirazione è venuta da un dipinto di Piet Mondrian appunto, che rappresenta una quercia (oak in inglese) spoglia, molto aggrovigliata, totalmente basata sui toni di grigio. Ci sembrava una rappresentazione che ben bilanciava le due opinioni e che risultava anche rappresentativa di ciò che volevamo fare, ovvero musica intricata e dai toni cinerei, eheh!

Parliamo meglio di voi. A quali band vi ispirate?

Francesco :: I nostri ascolti sono piuttosto vari, non ci sono quindi delle band precise che possiamo citare come influenze così presenti, o almeno credo. Sicuramente non siamo degli assidui ascoltatori del cosiddetto “post-core”, per cui spesso non condividiamo quando ci accostano troppo strettamente a quel filone, e in particolare ai Pelican semplicemente perché siamo strumentali e portiamo avanti un certo tipo di musica pesante e atmosferica. Ci sembra solamente indice di qualcuno che ha ascoltato molto distrattamente il nostro album.

Riguardo ai vostri pezzi, chi li scrive? E come vengono elaborati in seguito?

Francesco :: Le idee base di ogni pezzo nascono dalle parti di chitarra che mi studio con calma ed in solitudine, poi in sala prove col contributo di tutti cerchiamo di sviluppare al meglio la struttura della canzone e l’arrangiamento di batteria, del basso e dell’altra chitarra. Sicuramente il processo più importante è quest’ultimo, dato che la maggior parte delle volte il brano viene trasformato rispetto a come l’avevo pensato.

Siete una band prettamente strumentale. Avete mai pensato di aggiungere anche un componente vocale in formazione?

Francesco :: Siamo una band strumentale e ne andiamo fieri! Quella del cantante è una cosa che in parte pensavamo agli inizi, abbiamo anche provato a cercarne uno, ma sinceramente non abbiamo fatto nessuna prova. E’ bastata una sola traccia con sovraincise delle linee vocali fatte da una persona totalmente esterna a noi per farci capire che non era proprio il caso di inserire un cantante. Non lo sentivamo appropriato allora e non lo sentiamo appropriato neanche adesso. Anzi credo che nel nostro caso vada solo a diminuire l’ampiezza e l’epicità delle composizioni. Non escludo che qualche melodia vocale la si possa inserire in futuro, usando la voce come strumento diciamo, ma fatta da noi in caso, nessun front-man, prima donna nel gruppo. Poi fare i sound-checks senza cantante non ha prezzo!

“Through Early Seed” è uscito per l’etichetta belga Consouling Sounds Records. Come siete arrivati a loro?

Francesco :: La Consouling Sounds l’abbiamo contattata insieme ad altre etichette per tastare la disponibilità ad una co-produzione del nostro debut, ma poi si sono rivelati molto interessati e disponibili ad investire nella nostra musica, per cui abbiamo preferito dare fiducia solamente a loro, in modo da instaurare un rapporto di collaborazione più approfondito rispetto a quanto avremmo potuto fare con delle co-produzioni. Ci troviamo bene con loro e siamo felici di questa scelta. Senza di loro il nostro album non sarebbe distribuito nel mondo da nomi come Conspiracy Records, Relapse Records, Clearspot, Shellshock, Record Heaven e Stickfigure Distribution.

In generale, che opinione avete della scena alternative e metal in Italia?

Francesco :: Vediamo…guarda, non vorrei addentrarmi troppo in un mondo che non conosco molto bene, semplicemente perché non riesco a divorare album a ruota e quindi non riesco a stare al passo con tutte le uscite. Diciamo che al di là delle varie “scene”, penso ci siano dei gruppi validi soprattutto per quello che riguarda la musica più aperta e sperimentale (si veda la compilation di Neuroprison per esempio), che magari non hanno nulla da invidiare ad altri gruppi esteri, ma che purtroppo non hanno la stessa “visibilità” e fanno più fatica a emergere. Poi per quanto riguarda il panorama più strettamente metal, da cui proveniamo sia io che Stefano che Diego, lì la situazione mi sembra abbastanza critica, soprattutto mi sembra ci sia troppa competizione e diffidenza tra i gruppi stessi che non dà spazio a collaborazione e alla nascita di una vera scena.

C’è un nome fra i gruppi del nostro panorama che vi piace più degli altri?

Francesco :: Come ti dicevo, non mangio un album dopo l’altro, per cui sono un po’ indietro. Diciamo che sono rimasti nel mio lettore per un bel po’ “Earthen” dei Lento, “Disintoxication” dei The Secret e poi pochi giorni fa ho avuto modo di ascoltare qualcosa dei VØID sul loro myspace e penso proprio che mi procurerò la loro musica.

Prima di salutarci, quali sono i vostri progetti per il futuro?

Francesco :: Per ora stiamo componendo nuovo materiale, che sarà piuttosto diverso da quello di “Through Early Seed”, ma non dico oltre. Poi penso faremo una pre-produzione per vedere come suona il tutto e a cose sistemate si entrerà in studio, spero entro il 2010.

Siamo ai saluti. Volete lasciare un messaggio ai lettori di Metalwave?

Francesco :: Prima di tutto ti ringrazio per l’intervista e per la recensione! Poi ricordo ai lettori che possono trovare alcuni brani del nostro album e molto di più sul nostro myspace (HYPERLINK "http://www.myspace.com/mondrianoak"www.myspace.com/mondrianoak) e per chi fosse interessato è possibile ordinare “Through Early Seed” sul nostro store (mondrianoak.bigcartel.com), oppure semplicemente scrivendo a HYPERLINK "mailto:mondrianoak@email.it"mondrianoak@email.it. Ne approfitto anche per dire che il 13 marzo suoneremo al Valverde di Forlì insieme ai nostri conterranei Gerda, quindi chi può non si faccia scappare l’occasione!

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Intervista di Erebo Articolo letto 1638 volte.

 


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